ATTENZIONE AD ABUSARE DELLE NUOVE TECNOLOGIE

Negli Stati Uniti l’uso e l’abuso di sostanze potenzialmente pericolose, quali l’alcool, stanno diventando sempre più frequenti. Basti pensare che il 90% della popolazione adulta degli Stati Uniti fa uso di alcolici (la frequenza ed il dosaggio utilizzato vanno dall’utilizzo sporadico ad un utilizzo quotidiano, sino a sfociare in abuso).

Come abbiamo già accennato in altre circostanze, nell’ultimo decennio si è assistito anche, in quasi ogni parte del mondo, ad una considerevole e capillare diffusione di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione. Come spesso avviene, nell’impiego di qualcosa si può celare spesso un utilizzo implicitamente disfunzionale della cosa stessa. Questo può accadere per molteplici attività, cominciando da fenomeni di abuso molto conosciuti come appunto quelli delle sostanze in generale (le più diffuse droghe ed alcool), sino ad arrivare ad un abuso diverso, nuovo, ma per certi aspetti, altrettanto subdolo e pericoloso: l’abuso, che può trasformarsi in una dipendenza, nei confronti dell’utilizzo di una potente interfaccia mediatica come quella del web.

Il web, con le sue milioni di potenzialità e mirabolanti forme di applicazioni, si presta perfettamente come strumento in grado di catalizzare e “catturare” persone che presentano un certo grado di difficoltà nel riuscire ad utilizzare le proprie energie interiori, fondamentali per affrontare la vita di tutti i giorni.

Molti studiosi del fenomeno, tra cui Jamison e Goldberg (psichiatra americano pioniere nello studio di tale argomento), sostengono che sia ormai condiviso da molti ricercatori che l’utilizzo eccessivo di internet porti allo sviluppo di progressive difficoltà, in special modo nell’area relazionale.

Alcuni individui vengono letteralmente assorbiti dal rapporto che hanno con lo strumento virtuale, così tanto da restarne incollati.

Possiamo dire che esista un parallelo tra la dipendenza da sostanze “più classiche”, come le droghe in generale, e la dipendenza da “sostanze più moderne”, come le nuove tecnologie. Sarebbe bene trovare il modo di vigilare anche su quest’ultime, soprattutto da parte dei genitori.

Redazione S.P.P.R
(Psicologo Porta Romana-Milano)