LA RICERCA DEL LAVORO COME ATTO CREATIVO

Una volta terminato il percorso di studi (scuola dell’obbligo, scuole superiori, studi universitari, specializzazioni, master), non è facile riuscire a tradurre nella pratica ciò che abbiamo appreso durante la nostra formazione. La prima grande difficoltà riguarda il riuscire a coniugare il “sapere” con il “saper fare”, cioè essere capaci di offrire un lavoro che, nella pratica, sia utile all’interno del contesto in cui siamo inseriti.

Spesso accade che la persona in cerca del “primo lavoro” non abbia sufficiente esperienza lavorativa per infondere nel datore di lavoro un’altrettanta sufficiente sicurezza tale da condurlo verso un’assunzione. Il lavoro che il datore di lavoro richiede deve essere capace di contribuire al soddisfacimento degli obiettivi della realtà in cui il lavoratore viene assunto.

Spesse volte si va a determinare una condizione di incomunicabilità tra le parti (chi cerca lavoro e chi offre lavoro). In questa situazione entrano in gioco diversi fattori: una formazione scolastica troppo spesso teorica e poco pratica, un mercato delle assunzioni troppe volte incapace di sapere integrare e gestire realmente domanda offerta. Una seconda difficoltà è legata all’indecisione ed alla non chiarezza di coloro i quali cercano lavoro.

Nella maggioranza dei casi le persone hanno una visione troppo rigida del loro sapere, mancano di spirito d’iniziativa e percorrono terreni molto spesso già battuti da altri prima di loro. Questo comportamento, usuale in chi è in cerca di una lavoro, può essere il segnale della mancanza di un pensiero creativo.

E’ bene che il candidato in cerca di una professione possa ampliare la propria prospettiva lavorativa cominciando a pensarsi in un nuovo modo, ad esempio quello di un sapere indirizzato a più professioni, piuttosto che ad un sapere volto ad una professione. Molte persone sono bloccate all’interno di logiche unidirezionali e non provano nemmeno per un istante a pensarsi in termini di una propria riqualificazione lavorativa. Per fare ciò è importante analizzare le proprie caratteristiche personali in modo tale da conoscere meglio quali siano i propri punti di forza e quali, invece, i propri punti deboli su cui sarebbe auspicabile lavorare per essere, poi più orientati lavorativamente.

Redazione S.P.P.R
(Psicologo Porta Romana-Milano)