I RISCHI DELLA COMUNICAZIONE "VIRTUALE"
A cavallo del nuovo millennio abbiamo gradualmente assistito ad uno dei cambiamenti più caratteristici e profondi della nostra epoca, l’avvento di Internet. Pensando al nome stesso con cui si suole nominare lo spazio virtuale cui si accede tramite Internet, il World Wide Web, si ha subito l’immagine di una grande ragnatela mondiale, alla quale chiunque sia in possesso di un computer e di un collegamento Internet può accedere. E’ importante sottolineare come la fascia di popolazione maggiormente coinvolta dal fenomeno sia senza dubbio quella adolescenziale, in particolare tra i 15 e i 19 anni, dove si registrano sia per la popolazione maschile che per quella femminile i più alti tassi di accesso ad Internet.
Oggi Internet rappresenta il protagonista del contesto comunicativo per le nuove generazioni, anche se il panorama dei dispositivi mediali è ogni giorno sempre più ricco ed in continua evoluzione. Molto utilizzate sono le chat: ambienti in cui in tempo reale le persone iscritte alla sessione di discussione possono interagire con gli altri utenti, in maniera per certi versi simile a quella che accomuna gli scambi via telefono o faccia a faccia. I partecipanti possono scegliere la “chat room” che preferiscono, cioè uno specifico ambiente in cui condividere pareri su un tema specifico prescelto. E’ opportuno sottolineare come questo nuovo media abbia influito sulle forme di comunicazione tra gli individui. L’elemento preponderante in tutti questi modi di interagire tra navigatori è comunque quello della mancanza dell’elemento fisico nell’incontro tra esseri umani. La comunicazione mediata da Internet viene depauperata di tutti gli aspetti tipici della comunicazione non verbale, dai gesti, al tono della voce, alla postura e depriva lo scambio di tutta la componente emotivamente significativa che rende unica e veramente irripetibile l’interazione umana faccia a faccia.
Purtroppo, in alcuni casi internet va a sostituire totalmente lo scambio relazionale reale a favore di quello virtuale. In questi casi è opportuno cercare di riequilibrare questa disfunzionalità, altrimenti si rischia di essere “intrappolati nella rete”.
Redazione S.P.P.R
(Psicologo Porta Romana-Milano)