LA RICERCA DI SE STESSI DOPO LA FINE DI UNA STORIA
Buonasera,
sono una ragazza di 23 anni e mi trovo qui a scrivere per un profondo senso di tristezza e di solitudine che sto vivendo da qualche mese a questa parte. Dopo 9 mesi a giugno sono stata lasciata dal mio ragazzo perchè non mi vedeva nella sua vita e non aveva bisogno di me. Queste parole mi hanno distrutta. per un mese ho continuato a sentirlo, a cercarlo e la cosa era reciproca. Lui sapeva che io stavo male ma diceva che voleva aiutarmi ad uscire da quel momento. Ad un certo punto io non ce l'ho fatta più!Ho sentito il bisogno razionale di staccarmi da lui perchè mi rendevo conto che era una droga:più lo vedevo e più ne avevo voglia. Ma lui mi aveva lasciata e non potevo continuare così, non era giusto. Sentivo che dovevo lasciarlo libero di farsi una vita senza di me e anche io dovevo cercare di guardare avanti. Da lì litigi su litigi...parole brutte fino a che una sera io, disperata, buttata sul pavimento di casa mia l'ho chiamato...avevo bisogno di sentirlo. Lui mi ha attaccato senza rispondere e mi ha scritto "hai detto che dovevi imparare a farcela da sola...inizia da ora..ciao". Da questa frase io sono diventata una persona diversa. Non riesco ad aprirmi più con gli altri, con le mie amiche perchè inconsciamente penso sempre che sia sbagliato. Mi ha ferito perchè lui sa che io ce l'ho sempre fatta da sola nella mia vita,nonostante i problemi familiari che ho avuto. Da quella frase ho sentito che di nuovo, per l'ennesima volta, qualcuno mi aveva fatto fuori dalla sua vita...ho iniziato a sentire che nessuno può amarmi, che non sono abbastanza...che nonostante regali tutto quello che ho non è mai abbastanza...mi sento infinitamente sola, triste e senza più un motivo per vivere...fino ad allora il motivo ero comunque sempre stata io ma questa ennesima ferita al cuore mi ha iniziato a far pensare che non sono niente e che non c'è più un buon motivo per alzarsi la mattina!!!grazie per l'ascolto!!!come faccio a ritrovare un pò di serenità?
LO PSICOLOGO RISPONDE
Cara lettrice,
leggiamo con forte senso di vicinanza umana le sue parole che descrivono la profonda sofferenza e tristezza nella quale lei si trova in questa fase della sua esistenza. Ci racconta che non ha avuto una vita semplice e, nonostante questo, ha sempre ritrovato la capacità e l’energia per rialzarsi. Per questa ragione confidiamo autenticamente nella sua volontà di ritrovare quella stessa forza e capacità che le ha permesso di ‘rialzarsi’ in passato.
E’ molto difficile riuscire ad amarsi ancora quando viviamo con la consapevolezza che siamo stati rifiutati da qualcuno. E’ ancora più dura quando questa persona non è una persona qualsiasi ma il nostro compagno, ovvero l’individuo che per noi rappresenta la certezza di poter contare su qualcuno ed al tempo stesso di sentirci utili in un rapporto. La strada nella quale lei si trova sembra, soltanto in apparenza, una strada senza una meta. Essa è, invece, un momento per ritrovarsi e cominciare, realmente, a riconoscersi. Può cominciare a riconoscere che l’altra persona non è lei e, viceversa, lei non è l’altra persona. Questo servirà a permetterle di portarsi verso una fragile, ma fondamentale, fase di ‘individuazione’, attraverso la quale dovrà riconoscersi come ‘altra da lui’.
Una volta cominciata una differenziazione tra lei e questo ragazzo, potrebbe essere opportuno ritornare ad investire nuovamente verso se stessa l’amore che rivolgeva verso il suo ex-fidanzato
Attraverso questa serie di non facili passaggi mentali, potrà riacquistare l’autostima che le serve per affacciarsi nuovamente verso una vita con più colore.
Un abbraccio sincero,
Staff Psicologo Porta Romana-Milano