L'ATTO DI SEPARARSI E' UNA DECISIONE EGOISTICA DEGLI ADULTI?

Egregi dottori,
sto passando un periodo di grande confusione e incertezza da quando ho scoperto che mio marito ha una relazione con un’altra donna. Il mio matrimonio dura da 13 anni, ma da quel momento è cambiato tutto tra di noi. Mi sembra di avere davanti a me un estraneo, non ho più fiducia in lui e ogni occasione è buona per manifestare tutta la mia rabbia per quello che sta succedendo. Le liti si moltiplicano, il clima in casa è diventato insostenibile. La preoccupazione che più mi attanaglia la sera quando vado a letto non è tanto quella di lasciar andare l’uomo che ho amato e che ora non mi appartiene più, ma quella di fare il torto più grande ai nostri due figli, di 8 e 10 anni, che vedrebbero infrangersi il sogno di una famiglia unita e felice e di un papà che tutte le sere torna a casa ad abbracciarli. Mi chiedo se davvero la separazione possa per loro essere il male minore o se rappresenta solo un atto di egoismo per noi adulti che non riusciamo più a guardarci in faccia come una volta.
Vi ringrazio.

LO PSICOLOGO RISPONDE

Gentilissima lettrice,
innanzitutto vorremmo esprimerle tutta la nostra comprensione per quello che le sta accadendo. Vedere sgretolarsi, giorno dopo giorno, un’unione sulla quale aveva basato le certezze di una vita insieme è sicuramente un grande dolore che necessita di molto tempo per essere elaborato ed accettato. La sua preoccupazione è del tutto legittima.
Prima ancora della sua personale sofferenza, lei pensa a quella che sarà la frattura interiore per i vostri figli.
Questa confusione, che appartiene a molte persone protagoniste di situazioni analoghe alla sua, non tiene però conto di una legittima distinzione. Quando due coniugi si separano, cessano di essere una coppia ma non finiscono mai di essere dei genitori.
Questo è il ruolo che accompagnerà lei e suo marito per il resto delle vostre vite. Possiamo dire che un importante e difficile momento vi presenta dunque anche la possibilità di chiedervi quale nuovo modello genitoriale state ora proponendo ai vostri figli.
E’ difficile riuscire a non “fagocitarli” nelle vostre incomprensioni o nelle vostre discussioni, ma il grande affetto che vi avvicina a loro riuscirà a dare quel calore di cui hanno bisogno.
Potrebbe esservi utile non dimenticare che avete l’importante chance di mostrare loro un modello di rispetto e lealtà, che non nega il dolore della fine di un rapporto, ma li aiuta a comprendere che le difficoltà possono essere superate anche nel costante dialogo con coloro i quali per noi rappresentano un fattore di crescita.
Un caro saluto.

Staff Psicologo Porta Romana-Milano