LA SOFFERENZA PER LA FINE DI UNA STORIA D'AMORE
Buongiorno,
sono a scrivervi perchè tre mesi fa ho lasciato il mio compagno dopo 8 anni di vita insieme, tra cui 6 di convivenza. Non è stato facile ma oramai mi sentivo fuori posto e nel tempo il mio cuore si era allontanato da lui ed ho finito per innamorarmi di un'altra persona, nonostante avessi cercato con tutta me stessa di evitarlo e di fare in modo che le cose tra me e il mio compagno si risolvessero parlandogli più volte.
Purtroppo i nostri problemi sono iniziati 4 anni fa quando lui ha avuto un problema lavorativo. A seguito di questo ha avuto un periodo di forte depressione con insonnia (mi diceva che non mi amava più e che non sentiva più per me certi sentimenti) dal quale poi si è un pò ripreso ma ha perso fiducia nella persone ed il suo cuore si è chiuso soprattutto nei miei confronti. Non ho mai capito il perchè e questo mi ha fatto soffrire molto perchè prima avevamo una bellissima sintonia. Lui mi continuava a dire che forse con il tempo le cose sarebbero migliorate, ma non sapeva se sarebbe mai più ritornato quello di prima..e di avere cq pazienza..
Ne ho davvero avuta molta (4 anni!) e soprattutto speravo sempre che sarebbe successo qualcosa, ma niente...lui si era rivolto ad uno specialista, ma poi secondo lui non gli era d'aiuto ed ha smesso. Ci stavo molto male, anche perchè lo amavo, ma per cambiare le cose bisogna essere in due!
Quando poi gli ho detto che avrei preso un'altra strada è caduto dal mondo delle nuvole.
Gli voglio molto bene ancora e mi dispiace che soffra per me, ma non lo amo più.
Ora sto frequentando un'altra persona ma faccio fatica a lasciarlo andare anche se non voglio tornare indietro e idem lui..o meglio, lui non vuole lasciarmi andare.
Cosa posso fare per staccarmi definitivamente e lasciare andare il mio passato?
Grazie. Saluti, F.
LO PSICOLOGO RISPONDE
Gentile lettrice,
questa sua lettera potrebbe portare noi tutti alla seguente riflessione: quanto tempo si passi insieme a qualcuno e quanto di questo tempo, delle volte, sia gestito in modo poco produttivo rispetto ad una possibile risoluzione di eventuali difficoltà di coppia che cominciano ad emergere e di cui magari non ci si rende prontamente conto.
Delle volte gli anni passano e nella coppia quelli che inizialmente nascevano come piccoli problemi, poi con il tempo si trasformano in macigni, difficili ed impervi da affrontare. E’ come se il “non parlarsi” ed il non aprirsi porti i componenti della coppia a parlare un nuovo linguaggio: un linguaggio nel quale è sempre più difficoltoso comprendersi, fatto di vuoti, rabbia, confusioni e soprattutto assenze comunicative efficaci, forse quelle stesse assenze che tre anni fa hanno portato gli eventi a incrinare una relazione portata avanti per ben otto anni.
Sicuramente il problema lavorativo che ha messo a dura prova il suo ex-compagno ha esercitato un peso significativo nel determinare lo scenario del declino di coppia che lei con tanta sofferenza ci descrive. Tuttavia, è anche vero che, generalmente, eventi negativi “esterni”, come ad esempio le difficoltà lavorative, riescono ad esercitare un effetto disfunzionale sulla coppia, quanto essa si trova ad essere in uno stato che potremmo definire di “sofferenza silenziosa”. Per sofferenza silenziosa s’intende una difficoltà relazionale di tipo strutturale (spesse volte legata alla personalità di entrambi i componenti o di uno di essi) che, per diversi motivi, la coppia non riesce leggere o non vuole leggere. In tutto questo, come lei ben ci descrive, c’è sempre l’amore, quello stesso amore che lei ha provato e che, forse, non le ha permesso di fermarsi prima, quell’amore che la portava a sperare in un giorno migliore. Adesso lei ha trovato una quantità di energia tale che le ha permesso di porre fine a questa relazione, ma il senso di colpa ed il bene che prova per il suo ex compagno, forse, la portano a vivere in uno stato mentale d’incertezza.
Per riuscire, come lei dice, “a lasciare andare il suo passato” potrebbe lavorare proprio sul senso di colpa che lei probabilmente prova per aver attivamente indotto la rottura del vostro progetto di vita insieme, riconoscendo che, con molta probabilità, esso si era già disgregato da tempo e che lei non ha fatto altro che leggere lucidamente che la vostra unione non ha più i fondamenti per rigenerarsi. Invece, per quanto concerne, l’aspetto legato all’aver trovato un nuovo compagno, potrebbe analizzarlocercando di capire che ruolo “effettivo” questa nuova figura maschile stia esercitando.
Staff Psicologo Porta Romana