L'EQUILIBRIO DELLA COPPIA DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO
Salve, è una mamma di un bimbo di 18 mesi che le scrive. Le racconto in breve la mia storia. Da quando è nato Lorenzo ho notato che le cose fra me e mio marito sono purtroppo cambiate in peggio, un tempo eravamo più vicini l’uno all’atro, oggi invece sento che viviamo di soli impegni e doveri. Sapevamo entrambi che la nascita del figlio avrebbe cambiato le cose, però io non pensavo a tal punto da sentirci così cambiati. E’ difficilissimo andare a mangiare anche solo una semplice pizza, uscire con gli amici e soprattutto dormire una notte intera. Durante il parto lui mi era molto vicino, mi copriva di mille attenzioni, adesso invece sembra che gli sforzi li sta facendo solo lui, non si rende conto che anche io lavoro, ma a differenza sua devo anche cucinare, lavare i piatti e stirare il sabato e la domenica. Anche intimamente le cose sono cambiate in peggio, la passione è decisamente diminuita. Ha qualche consiglio da darmi?
G.
LO PSICOLOGO RISPONDE
Gentile G.,
Prima di cominciare, mi permetta di ringraziare tutti coloro che stanno inviando e-mail a noi dello staff SPPR, in cui esprimono gratitudine per avere introdotto questo spazio.
Tornando al tema della sua lettera, penso di avere compreso bene cosa lei intenda. Il periodo che state vivendo come coppia rappresenta un momento di difficile transizione, soprattutto per la donna.
Molto spesso la donna si trova di fronte alla grande difficoltà di dover dividere se stessa fra i diversi ruoli di neo mamma, casalinga e lavoratrice. Non intendo assolutamente sostenere che i papà siano disinteressati a queste difficoltà, però è importante sottolineare che, in linea generale, sono le donne le figure su cui ricadono maggiormente gli oneri legati al menage familiare.
Un’esperienza magica come la vostra (come quella di molte giovani coppie) richiede necessariamente un riassetto all’interno della coppia stessa, dove è importante mettersi in gioco comprendendo che maggiori sono le responsabilità e maggiori sono le risorse da mettere in campo per quel progetto che io chiamo “il progetto famiglia felice”.
Senza una buona comunicazione fra le parti è difficile che ci si possa capire ed, in ultima analisi, anche arduo progettare con soddisfazione e felicità. Parlare con le persone che amiamo non è difficile, la difficoltà è capire il giusto momento per avvicinarci a loro.
Staff Psicologo Porta Romana.