REAZIONE PSICOLOGICA AD UN TRADIMENTO

Salve!
Ho 30 anni, sono fidanzata da 6 anni e convivo da 3 anni con un ragazzo di 36anni. Premetto che non è stata una relazione facile ma una piena di alti e bassi..e per stare insieme ho dovuto combattere, avere tanta pazienza con lui e perdonarlo quando voleva le pause con me e ritornava dopo qualche settimana..Fatto sta che sono cambiata dall'ultima volta quando ho trovato di nuovo un profilo suo nascosto da me su facebook, dove lui cercava donne per sesso..e anche quella volta l'ho perdonato,perche nel ultimo anno abbiamo acquistato casa insieme ed economicamente dipendiamo uno dal l'altro direi..

Comunque da quella litte io sono diventata una stronza con lui mentre lui mi tratta come una principessa..

Nel fratempo io ho cambiato posto di lavoro (faccio la massaggiatrice) e ho conosciuto un cliente di cui mi sono innamorata ed anche a lui so di piacere..

Lui sa la mia situazione ma insiste che vuole frequentarmi e se va bene tra noi di continuare a stare insieme, ma ho paura perche lui è un 44 enne benestante rispetto a me, da poco uscito da una relazione di 6 anni, ma affascinante..

Al inizio pensavo fosse una sbandata ma mi sono sbagliata.. e sto male ad stare insieme a due persone.. vorrei un consiglio su cosa fare o quale sarebbe la cosa migliore da fare?


Gentile e cara Valentina,

la situazione sentimentale, con il suo attuale compagno, da lei descritta, non possiamo sicuramente affermare navighi in “buone acque”. Detto questo è anche vero che avete contratto un mutuo insieme per l’acquisto della vostra casa.

Quest’ultimo aspetto, cioè quello dell’acquisto di un immobile, immaginiamo nasca da una valutazione positiva, da parte di entrambi, circa lo “stato di salute della vostra coppia”.

Immaginiamo anche che, forse, al momento dell’acquisto casa, e continuiamo a dire forse, le cose tra voi due, almeno in quel momento, andassero bene, altrimenti sarebbe utile comprendere meglio quali siano stati gli elementi che vi hanno mossi verso questo passo impegnativo. In questo passaggio, pensiamo, in parte, si esprima la complessità della situazione relazionale che vi attraversa e che indubbiamente andrebbe approfondita..

Sembrerebbe che lei viva ancora dei sentimenti di ostilità verso il suo compagno e che, probabilmente, avere conosciuto una persona che le dà attenzioni l’abbia portata ad invaghirsi di questa.

Anche la variabile “tipologia di professione” da lei esercitata potrebbe non essere da sottovalutare, cara Beatrice, in quanto la pratica dei massaggi pone due persone, da un lato la massaggiatrice, da un lato colui che si sottopone a questa pratica, in una relazione vera e propria, nella quale non si parla molto con le parole, ma ci si esprime principalmente con la comunicazione del corpo, fatta di gesti caldi, distensivi e rilassanti, esercitati con la finalità di giungere il benessere, ma che riportano implicitamente ed indirettamente verso una dimensione d’intimità (anche quando vengono esercitati nel modo più professionale possibile, dunque senza intenti “seduttivi”).

Può capitare che tra i due soggetti, massaggiatrice e cliente, soprattutto se la pratica perdura nel tempo in termini d’incontri, si possa vivere quello che viene definito un transfert o, detto in modo più semplice, uno scambio di sentimenti, anche d’amore.

In questi casi è importante arrivare a comprendere se tali sentimenti nascano da un vero e proprio moto di affetto profondo che stiamo vivendo verso quella specifica persona o sono altro da ciò, come ad esempio delle proiezioni (spostare sull’altro) non connesse a quella persona specifica.

Un caro saluto,

Lo Staff

Studio-Psicologo-Porta Romana-Milano