MI SENTO VITTIMA DI MIA MADRE

Salve! sono un ragazzo di 22 anni (non mi definisco proprio giovanissimo) visto che più l’età avanza e più i cosiddetti 20’anni li iniziò a vedere lontani. Il problema principale del mio carattere timido credo che derivi dal mio punto iniziale di vita, purtroppo fin dalle elementari son sempre stato oggetto di bullismo derisioni e ingiustizie. All’epoca ero un bambino dolcissimo con tanta voglia di divertirsi e di condividere dei bellissimi momenti con gli altri, ma i miei compagni non me lo hanno permesso e col tempo già da allora iniziai a convincermi sempre di più che avevo qualcosa che non andava e che meritavo di starmene da solo. Ogni anno pensavo che le cose sarebbero cambiate, ma invece gli anni successivi furono peggio dei primi, in prima superiore a momenti non uccidevo i prof tutti mi vedevano come un timido da deridere dietro le spalle (non nel vero senso della parola, ma per modo di dire), da trattare male da offendere, da dire ogni cosa che si vuole, ed ecco che cosi facendo, purtroppo a causa degli altri ho perso l’infanzia e l’adolescenza che non credo ormai tornerà mai più. I miei si separarono molti anni fa nell’estate del 2000 e nel 2009 hanno addirittura divorziato, nostra madre (sia a me che ha mio fratello) ha cercato di inculcarci i sani principi che ogni genitori è giusto che dia ai propri figli, ma secondo me lei e andata al di fuori della normalità, adesso non voglio proprio dirvi quello che mi ha combinato in passato perchè la storia è molto, ma molto lunga. Vi cito solo delle cose che sto subendo adesso. Nostra madre (non psicologicamente stabile) 3 anni fa nel 2015 decide di portarci a vivere a Rimini in Romagna. All’inizio vivevamo in una casa in affitto, ma visto che quest’ultime costano care lei decide di acquistare un Camper e di andare a vivere li dove siamo tutt’ora. Non potete immaginare quanto sia scomodo vivere in un Camper, ma lasciamo perdere questo perchè credo sia uno degli ultimi problemi a cui pensare. Voglio dirvi che mia madre secondo me non sta proprio bene di testa e con l’andare degli anni questo suo atteggiamento psicopatico credo che abbia influito in qualche modo sul carattere di mio fratello, infatti costui è diventato il suo sosia. Quando mia madre mi insulta lui non mi difende e dà sempre e solo ragione a lei e quindi facendo passare me dalla parte del torto.
Vi faccio un esempio, se mia madre dice che io mi debba buttare da una montagna e morire, mio fratello dà ragione a lei dicendomi che io sono pazzo, oppure trova una scusa per proteggere mia madre e non credo lo faccia per difenderla dai suoi problemi mentali visto che in passato mio fratello arrivò perfino ad alzarmi le mani. Insomma la situazione è arrivata veramente al punto dell’esasperazione perchè qui in Romagna non ho amici e la gente è sempre cattiva e antipatica a differenza della mia bella Sardegna dove siamo tutti solari. Qui mi sento solo. Ormai sono 3 anni che vado in giro a passeggiare per le strade di Rimini come un “Idiota”, e non riesco neanche a provarci con nessuna, forse per paura di essere scoperto da mia madre visto che lei è molto invadente. Lei vuol sapere ancora oggi chi frequento, con chi mi fidanzo e cosa devo fare nella mia vita (lei ha sempre deciso per me e decide ancora oggi), è molto bugiarda perchè mi fa le cose dietro e me le nega. Mio fratello in certe cose gli ha perfino fatto da complice negando tutto anche lui. Insomma non ho mai baciato e questa è la cosa che mi mette più rabbia perchè ho paura che forse resterò solo per sempre. Non riesco a trovare lavoro, che faccio? Mia madre dice: tetto mio regole mie fino a che starai con me. Ma è normale? Certe volte mi picchia ancora e minaccia di buttarmi via di casa e mio fratello non fa nulla, cosa posso fare?

Gentile e caro ragazzo,
nelle sue parole riusciamo a percepire, un po’ come lei lascia intendere, l’eco di un’infanzia molto problematica, nel senso più pieno e profondo del termine, e di un’adolescenza fortemente frustrante.

La tristezza ed il senso di disagio che lei esprime oggi e che, forse, l’hanno un po’ sempre accompagnata nelle differenti fasi del suo percorso di vita, vanno, con molta probabilità, a significare la cifra di un contesto familiare disgregato, un contesto nel quale, probabilmente, le sono venute a mancare delle linee guida su come potere esprimere un certo di tipo di disagio.

Gli atti di bullismo, le varie ingiustizie e tutti i comportamenti che ha dovuto, con tanta afflizione, subire sono stati interpreti di un quadro delineato dai contorni difficili, irregolari, quasi irreali: il quadro di un mondo nemico. All’interno di questo mondo sono presenti anche le figure affettive più importanti, quelle figure che dovrebbero servire da ‘rifugio’, quando, purtroppo, nella realtà raramente è così, ovvero le figure familiari/genitoriali.


Trovandosi privo dei naturali ‘punti d’appoggio, quali appunto i genitori, i fratelli, e nel suo caso sembrerebbero anche gli amici, lei è stato costretto a proteggersi, ripiegando ed investendo solo su di sé, con l’aggravante, però, che da soli è molto difficile: caro ragazzo, lei necessita di socialità, amore da dare ed amore da ricevere, ha bisogno, per il suo bene, di riprendersi quella fetta di vita che da tempo desidera e che è ancora in tempo di potersi riconquistare.

Come fare? Credendo di più in se stesso, cercando, a piccoli passi, di avere 'il coraggio' di tagliare i rami secchi e di trovare elementi che la possano rendere sempre più indipendente da tutto ciò che non la rende felice.

​Lei ha il diritto di perseguire la sua felicità, non se lo dimentichi mai.

Un caro saluto,


Lo Staff,

Studio-Psicologo-Porta Romana-Milano